I Quiz del Dead Parrot: Cinema!


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Una scena “de paura” che ti ha fatto davvero paura.

Mastro Stout Da discreto appassionato di cinema horror, opterei per una scena che di horror, apparentemente, ha poco ma in cui la tensione si taglia davvero con il coltello ossia il momento in cui la protagonista di quel piccolo capolavoro che è The Descent realizza che la sua vittoriosa fuga dai mostri del sottosuolo era solo un sogno ad occhi aperti. La realtà, quella sì, è decisamente tragica e senza via d’uscita. Devo anche dire che la camminata stile ragno della protagonista de L’esorcista mi colpisce sempre.
alunno Proserpio La scena finale di Don’t look now (Venezia Rosso Shocking). Donald Sutherland segue un cappuccetto rosso tra calli e campielli in una spettrale Venezia notturna. Sarà la figlioletta redidiva? Oppure no. La prima volta ho visto la scena ero, come spesso mi capita dopo le otto di sera, in dormiveglia e mi è venuta una mezza crisi di panico. Un solo nome: Adelina Poerio. Chi ha visto il film non se la dimentica… Ma anche le apparizioni dei bambinetti in Brood La covata malefica di Cronemberg mi sono sempre rimaste impresse. Con le loro giacchettine a vento anni settanta, la faccia rugosa e i capelli biondicci sono assolutamente spaventosi.
duffogrup Lino Capolicchio fugge. E’ ferito e sconvolto da quello che ha appena visto. Riesce a trovare rifugio in una sagrestia dove un prete dallo spiccato accento emiliano gli dà asilo da due anziane sorelle pazze e assassine. La scena è l’epilogo del film La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati. Un crescendo di terrore che culmina con la visione di una schifosissima tetta cadente che spunta da sotto una tonaca, una risata isterica che fa accapponare la pelle e la faccia terrificata del povero Capolicchio. Uno dei migliori horror degli anni ’70, fatto di personaggi circensi e atmosfere padane.

Quale battuta ruberesti a un film per farti bello in una situazione difficile?

Mastro Stout Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto (da Per un pugno di dollari di Sergio Leone).
alunno Proserpio Ovviamente Sono nato pronto! detto da Kurt Russell in Grosso Guaio a Chinatown, la commedia action di John Carpenter, vista al cinema a 14 anni… Una battuta che può andar bene per ogni situazione, sia per un rendez vous romantico che per saltare la fila in posta o sostenere un colloquio di assunzione. Anche se tutto il dialogo all’inizio delle Iene, quello su Like a Virgin di Madonna, andrebbe citato per ridar vita ad ogni occasione sociale noiosa.
duffogrup Oggi hanno chiesto a te di far fuori Joe, domani chiederanno a me di far fuori te. Se questo sta bene a te, a me non sta bene. Poi proprio come Noodles in C’era una volta in america darei gas alla mia Grande Punto percorrendo con Mastro Stout, l’alunno Proserpio e platipuszen, tutto il molo Audace tuffandomi nel golfo di Trieste.

Tre canzoni (o musiche) memorabili legate a tre scene della storia del cinema? Valgono sia pezzi da cantare che da fischiettare o da ballare.

Mastro Stout I primi secondi di Battle Without Honor or Humanity di Hotei Tomoyasu, music theme dell’entrata in scena della Banda degli 88 Folli di Kill Bill Vol. 1 (scena vista e rivista non so quante volte).
Da The Doors di Oliver Stone, Jim Morrison che se ne fregò (o si dimenticò o… chi lo sa) di quanto richiesto dal conduttore e sparò un sonoro “Girl, we couldn’t get much HIGHER!” cantando live al programma tv Ed Sullivan Show, il 17 settembre 1967, la celebre Light My Fire.
Moving On (The End), scelto tra i vari temi musicali di Lost. A risentirlo, già mi scende una lacrimuccia… È vero, fa parte dell’OST di una serie televisiva ma Lost è molto più che cinema!
alunno Proserpio Troppo facile pescare da Tarantino, che ha fatto del rapporto canzone immagine un’arte, allora vado su cose più particolari, Keith Carradine che canta I’m Easy in Nashville di Robert Altman. Tre donne, ognuna convinta che la canzone intonata dal fascinoso barbuto country, sia dedicata a lei. Ma solo una è davvero quella giusta. Tutta una storia raccontata in un paio di minuti, tutto il genio di Altman in una scena sola. Porque te vas ballata da Ana Torrent, forse la più incredibile attrice bambina, in Cria Cuervos, dramma psicologico di Carlos Saura. La magia e l’inquietudine dell’infanzia nella Spagna degli anni settanta. E poi The End dei Doors con il napalm che cade sulla jungla nel memorabile inizio di Apocalypse Now, mentre Charlie Sheen suda allucinato nella sua stanza. Saigon, shit!
duffogrup Siccome sono un precisino io rispondo alla lettera.
Da cantare: lo stornello che il gestore del ristorante “Da Sergio e Bruno gli incivili” dedica a Lino Banfi, commissario di polizia, in Fracchia la belva umana e che lo stesso Banfi chiude magistralmente. Da fischiettare: doverosamente cito il maestro Morricone (campione del fischio cinematografico) tornando a C’era una volta in America per la scena che inizia coi 5 ragazzi vestiti di nuovo e finisce con Noodles arrestato, il piccolo Dominic fatto secco da una pistolettata alla schiena e l’arcinemico Bugsy sbudellato. Da ballare: Ray Charles che suona una tastiera scarcagnata nel suo negozio di strumenti musicali a Chicago, accompagnato dai Blues Brothers e dando il via ad una travolgente versione di Shake A Tail Feather solo per il gusto di far vedere a Jake ed Elwood che quel piano valeva i 2.000 dollari del prezzo.

Hai finito le droghe, il vino e la birra sono stati già tracannati e pure lo sciamano che sta vicino a casa tua non si fa trovare. Quale film potrebbe essere una buona alternativa a un trip chimico?

Mastro Stout ‘Azz, che razza di situazione complicata! 😉 Tanti anni fa avrei probabilmente detto Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni ma ne ho un ricordo piuttosto vago. Cito quindi, per il suo finale da Armageddon (pur calmissimo dopo decine e decine di minuti di pure mattanza), The End of Evangelion, il film che chiude(va) la saga di Hideaki Anno.
alunno Proserpio Scelgo Stati di Allucinazione, il film sugli stati alterati di coscienza di Ken Russell. Willam Hurt che sperimenta regressioni filogenetiche in una vasca di deprivazione sensoriale, diventando un mezzo scimmione. Tra l’altro è il film che ha ispirato sicuramente Fringe, e c’è anche Blair Brown, che da giovane era effettivamente da alterazione della coscienza.
duffogrup Senza dubbio Tetsuo di Shinya Tsukamoto. Sebbene ispirato da un’opera dalla struttura sostanzialmente classica come Akira di Otomo, Tetsuo va oltre. Un bianco e nero sporco, inquadrature disturbanti, riprese frenetiche e musica pesante e pestatissima. Altro che trip, Tetsuo è la versione pazzoide e metal de La metamorfosi di Kafka, con in più la leggendaria trivella fallica.

Visto che hai deciso di rifarti il guardaroba, vai dal tuo sarto di fiducia con la foto del personaggio di un film . Tiri fuori la foto, la passi al sarto e gli dici “Ecco, voglio un vestito proprio così!” Chi è il personaggio?

Mastro Stout Dico Johnny Mo, capo della succitata Banda degli 88 Folli. Katana e maschera incluse, ovviamente!
alunno Proserpio La prima risposta potrebbe portarmi dalle parti di Wes Anderson, dato che i suoi sono personaggi dagli abiti più curati degli ultimi anni, ma bisogna avere il fisico di Adrien Brody o la faccia di Owen Wilson per non essere ridicoli con le giacchette andersoniane. Allora vado sull’eleganza degli anni quaranta impeccabilmente ricostruiti da Roman Polanski in Chinatown: Jack Nicholson come private eye dal look perfetto, tutto giacche a spalle larghe, dominanza di tinte beige, righine scure, borsalino, anch’esso beige, occhiali da sole con la montatura tonda d’osso. E soprattutto cerottone sul naso tagliato.
duffogrup Visto che gioco a baseball da una vita dovrei scegliere l’outfit delle Baseball Furies de I Guerrieri della Notte, la gang che se ne va ingiro vestiti con la divisa dei New York yankees, il viso dipinto e le mazze di legno. Invece scelgo l’uniforme degli Hi-Hats, un’altra gang dello stesso film, contraddistinta da maglioncino rosso con maniche a righe, pantaloni neri, bretelle, una tuba e la faccia truccata da mimo. Certo sarei un po’ ridicolo, ma sempre meglio di quelli che per Halloween scelgono di vestirsi come quegli sfigati degli Orfani.

A quale attrice daresti volentieri l’accesso al mondo dei tuoi sogni erotici?

Mastro Stout No, dai, solo una non è giusto! Acc, sforzandomi di stare in questo ristrettissimo numero, indico colei che dal tempo delle mie mele (insomma, dalle superiori) definisce il mio ideale di donna-barbie: Katherine Kelly Lang, protagonista non solo di The Bold & The Beautiful ma, soprattutto, di quella chicca trash che è Esperimento letale.
alunno Proserpio Beh, dipende da molte cose. Se dico Liv Tyler in Io ballo da sola passo per malatone. Dominique Sanda in Novecento era effettivamente troppo stronza (tra l’altro, mettendoci vicino anche Eva Green, Bertolucci è in assoluto il regista con il maggiore occhio per la bellezza femminile). Alla fine scelgo Diane Keaton al tempo di Io e Annie, anche se sarebbero sogni erotici un po’ troppo newyorkesi, tra il nevrotico e l’intellettuale, a parlare dei libri di McLuhan col rischio di veder comparire anche il buon Woody…
duffogrup Una? Da sempre sono un sostenitore del concetto di harem per cui non posso citarne una sola e fare torto a tutte le altre, comunque sono disposto a piegarmi all’imperio della regola scegliendo fra tre categorie. Un’attrice italiana: Gloria Guida, una bellezza inusuale, quasi scandinava, per i canoni italici ma soprattutto per me l’eterna liceale nella classe dei ripetenti. Un’attrice straniera: Scarlett Johansson nella versione Vedova Nera, letale. Un personaggio: la milf per antonomasia, Mrs Robinson de Il laureato interpretata da Ann Bancroft.

Forse non te ne sei accorto, ma sei morto… per fortuna puoi sceglierti un vicino (o una vicina) di nuvoletta andando a pescare tra i numerosi defunti della storia del cinema. Chi scegli e qual’è il motivo della tua scelta? E di cosa parlate?

Mastro Stout Quando ho letto la domanda, mi sono fermato a “sei morto… per fortuna”. Sarebbe stata una gran sentenza! 😀 Non è certo stato un attore tout-court ma, in un certo senso, considerate le sue performance live e il fatto di esser stato protagonista di diversi videoclip e documentari, in parte sì. Parlo di James Douglas Morrison, il Re Lucertola. Personalmente, una delle figure più importanti dello scorso secolo, con cui sicuramente intavolerei discorsi di argomento storico e filosofico e, soprattutto, con cui discernerei di piombe memorabili.
alunno Proserpio La prima risposta sarebbe Philip Seymour Hoffmann per dirgli quanto è stato coglione… Poi vado sicuramente a farmi quattro risate e a mangiarmi un piatto di tagliatelle con Carlo Pisacane, alias Capannelle, purché sia in tenuta alla zuava come nei Soliti Ignoti.
duffogrup Chiederei a chi di dovere di mettermi vicino ad Orson Welles non tanto per parlare dei film che ha diretto o interpretato, oppure della mitica performance radiofonica che sconvolse mezza America. Quello che veramente vorrei chiedere all’infernale Quinlan è che cosa ci sia ancora dentro a quel benedetto baule che una volta gli apparteneva e che, arrivato qualche anno fa in modo rocambolesco in quel di Pordenone, ultimamente ci sta restituendo intere pellicole di suoi film che un tempo si ritenevano perduti per sempre, con la medesima magia della borsa senza fondo di Mary Poppins e con la stessa precisione di un registratore di cassa.

Sei Sergio Leone e stai per girare il famoso Triello del Buono il Brutto e il Cattivo: quali eroi cinematografici vorresti vedere sparacchiarsi a vicenda?

Mastro Stout Visto il numero esorbitante dei cinefumetti lanciati in questi anni, i sogni che da bambino avevo sull’ammirare un giorno sul grande schermo gli scontri presenti negli albi si sono praticamente tutti avverati. Ma visto che mi si chiede di vestire i panni di quel sant’uomo di Sergio Leone resterei in ambito di eroi nostrani. Assisterei quindi, più che volentieri, ad un duello all’ultima cartuccia tra il Tex di Giuliano Gemma e un qualsiasi pistolero interpretato da Clint Eastwood. Con balla di fieno rotolante e contorno di massi di cartapesta, ovviamente!
alunno Proserpio A un angolo metto il Samuel L. Jackson di Pulp Fiction, armato di Star Modello B 9mm, cattivissimo, vestito di nero, con i suoi orribili ricci impomatati. All’angolo opposto a Jon Voight con arco e frecce e cappellino da pesca, uscito dal Tranquillo Week End di Paura. A fare da terzo Bill “The Butcher” Cutting interpretato da Daniel Day Lewis in Gangs ot New York, col suo fido coltellaccio, cilindro e baffoni d’ordinanza. Samuel è avvantaggiato dal punto di vista tecnologico, ma prima di sparare deve fare tutto il suo monologo tratto da Ezechiele, The Butcher è veloce e cattivo, ma un po’ troppo teatrale, Voight fa fatica a tenere in mano l’arco, ma ha dalla sua la paura e l’istinto di sopravvivenza. Chi vincerà?
duffogrup Ricalcando un po’ la psicologia dei personaggi leoniani farei fare il ruolo del Biondo a Kaneda di Akira, che arriva sul campo di battaglia con il fucile laser e in sella della sua fantastica “moto per soli geni”. Jake “Joliet” Blues (aka John Belushi) sarebbe un ottimo Tuco, che tanto lui nel triello non spara, mentre per il ruolo di Sentenza ci metto Joubert, il killer a contratto de I tre giorni del Condor interpretato da Max Von Sydow, affinché riceva la giusta punizione che ha evitato alla fine del film di Pollack.


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